BlogNewsletter

Made Green in Italy

Made in Italy e tutela dell’ambiente : un connubio perfetto per la competitività ?

Art. 9 della Costituzione Italiana:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

La tutela dell’ambiente rappresenta un diritto fondamentale della persona umana, oltre ad essere un valore costituzionale primario insieme a quello della salute individuale e collettiva, così come sancito da due articoli della nostra Costituzione: l’art. 9 sulla tutela del paesaggio e l’art. 32 sul diritto alla salute dei cittadini, come singoli e come collettività .

Oggi l’ambiente è al centro di una discussione vivace ed appassionata che ha travalicato i confini accademici fino a coinvolgere in prima persona tutti i “cittadini del pianeta” che in sinergia cercano attivamente di preservare l’ambiente dal processo di distruzione, che sembra sempre più inarrestabile.

Si pensi a Greta Thunberg, che a soli 17 anni è un’attivista svedese per lo sviluppo sostenibile ed è il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici.

Si sta quindi affermando una forma di responsabilità delle generazioni presenti verso le generazioni future che si concretizza nella necessità di stabilire legami nuovi, equi e globali di partenariato e solidarietà infra-generazionale, con specifica attenzione ad un utilizzo ragionevole delle risorse naturali.

In questo panorama, non può senza dubbio sorprendere la nascita di sistemi di certificazioni sensibili alla tutela dell’ambiente, con caratteri nuovi e forme diverse che valorizzano il consumo sostenibile.

Così l’art. 21 della Legge 221/2015 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ha previsto l’istituzione dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato Made Green in Italy.

Lo schema “Made Green in Italy” è uno schema di certificazione ambientale nazionale che punta ad agevolare la promozione dei prodotti e servizi made in italy nel mondo, rafforzando la qualità delle nostre produzioni e la professionalità dei nostri comparti industriali, grazie al supporto di dichiarazioni scientifiche certificate che garantiscano la solidità delle proprie affermazioni.

Allo schema, che si basa sull’analisi del ciclo di vita e definisce l’impatto ambientale di un prodotto attraverso alcuni indicatori, possono aderire i produttori di Made in Italy che vogliano fregiarsi di un’elevata qualificazione ambientale.

In linea con le iniziative europee ed internazionali, l’adozione dello schema“Made Green in Italy” intende:

• Promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e contribuire ad attuare le indicazioni della relativa strategia definita dalla Commissione Europea.

• Stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di vita.

• Favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini e delle cittadine , nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle prestazioni ambientali di tali prodotti.

• Rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo dei prodotti “Made in Italy” al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali.

• Definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare l’impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano, attraverso l’adozione del metodo PEF – Product Environmental Footprint come definito nella raccomandazione 2013/179/CE e s.m.i, e associandovi aspetti di tracciabilità, qualità ambientale, qualità del paesaggio e sostenibilità sociale.

Con il Decreto Ministeriale n. 56 del 21/03/2018 è stato istituito il regolamento che definisce le modalità di funzionamento dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti Made Green in Italy.

L’Italia ha così predisposto una procedura mediante la quale il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare – in qualità di gestore dello schema – potrà attribuire il logo “Made Green in Italy” ai prodotti che, oltre ad essere Made in Italy (vedi nostro precedente articolo https://www.lege.it/il-superpotere-del-made-in-italy-unopportunita-oltre-i-confini-del-lockdown/ ) dimostrino, mediante una valutazione dell’impronta ambientale opportunamente certificata, di possedere prestazioni ambientali pari o superiori al benchmark di riferimento.

Attraverso il Made Green in Italy si vuole creare un legame tra la dichiarazione di sostenibilità dei propri prodotti alla loro italianità, dimostrando come un prodotto di qualità possa anche essere green.

In quest’ottica lo schema Made Green Italy, ed il marchio collegato, rappresenta uno strumento all’avanguardia per incrementare la competitività del sistema produttivo italiano nel contesto di una sempre più crescente domanda sui mercati nazionali e internazionali di prodotti a elevato valore ambientale.

Le Avvocate Annamaria Del Chicca e Francesca Anedda, lavorano con le aziende che hanno optato per una politica eco friendly ed hanno fatto dell’ambiente un elemento di competitività, accompagnandole durante tutto l’iter che porta alla certificazione Made Green in Italy.

Avv. Annamaria Del Chicca e Avv. Francesca Anedda

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *