In questi anni abbiamo assistito alla nascita ma anche al “non avanzamento” di progetti di informatica opensource per avvocati e studi legali. Ad esempio ricordo un CompactDisk autopartente con il sistema operativo Linux già configurato con programmi di videoscrittura, utilizzo di internet eccetera.
La quasi totalità di programmi e applicazioni specifiche per avvocati continua ad aver bisogno del sistema operativo Windows. Mi sembra che l’unica applicazione uscita anche in versione per Linux sia la “Nota di Iscrizione a Ruolo”, NIR-codice a barre.
Però l’evoluzione “fisica”, hardware, dell’informatica ha reso lo stesso praticabile l’utilizzo di sistemi operativi liberi e gratuiti in ambito legale.
Non ricordiamo in questa sede i numerosi vantaggi del sistema operativo linux se non l’introduzione di versioni LTS Long Time Support. Con supporto triennale che elimina la necessità di reinstallare ogni anno, ma contemporaneamente di avere un sistema aggiornato quasi quotidianamente. Tra tutte citiamo la distribuzione Linux Ubuntu nella versione 10.04 appunto LTS.
Come conciliare l’economicità, l’affidabilità con l’operabilità?
La soluzione sta nella convivenza di opzioni diverse: la maggior parte del lavoro è preda di videoscrittura e posta elettronica, che possono essere svolte più che egregiamente in ambito linux. Per il resto, non poco in termini quantitativi, ma sicuramente meno impegnativi in termini di tempo, come programmi di notule, gestione pratiche, consultazione DVD di codici, banche dati e simili è dimostrato l’utilizzo pratico in almeno due configurazioni:
1. in contemporanea sullo stesso personal computer attraverso una “macchina virtuale” Windows (con licenza propria)
2. utilizzando un diverso, ulteriore personal computer Windows, ad esempio accessibile via rete locale da più postazioni di lavoro linux
Un realizzazione pratica di quanto sopra citato l’abbiamo basata su linux Mint 9 -una versione di Ubuntu LTS- e su Windows XP pro. Assolutamente dignitosa anche su personal computer non recentissimi -single core a 64bit- con almeno 2gb di memoria volatile RAM.
Questo in una versione minimale, in realtà linux permette “magie” come mettere uno scanner in rete, realizzare a basso costo un “private cloud”. Ma questa è un’altra storia.
Marino Marinelli
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