Nel dibattito in corso sulle misure che i vari paesi stanno adottando contro la pandemia, dalla chiusura più rigorosa, in una prima fase sanzionata penalmente, disposta in Italia a scelte di responsabilità individuale, come quella svedese, si inserisce la riflessione di Tommaso Greco, docente di filosofia del diritto all’Università di Pisa che pubblica su Il mulino il testo Diritto della fiducia (https://www.rivistailmulino.it/news/newsitem/index/Item/News:NEWS_ITEM:5283?fbclid=IwAR1S1mw1BcDFrRY6LW_jOIp-8Sw3h0AYyjILMXjzy6q4fbOOsIFH-jSfXO8 ).
Greco parte dalla critica al paradigma sfiduciario, secondo cui “proprio perché non ci fidiamo degli altri che ci ci rivolgiamo al diritto e alle due soluzioni”.
In realtà, osserva Greco , il diritto nasce per il bisogno delle persone di rapportarsi tra loro, e l’ efficacia “di un determinato diritto e di un determinato rapporto giuridico è basata sulla fiducia e sui comportamenti atta a realizzarla”.
Da qui l’affermazione della dimensione orizzontale/relazionale che accompagna quella verticale sanzionatoria, e che si fonda sulla responsabilità delle persone.
Condividiamo questa riflessione, che quotidianamente mettiamo in pratica, quando sosteniamo le persone, nei momenti di crisi familiare, a raggiungere accordi che mantengano buone relazioni tra i genitori nell’interesse dei figli.
Ovviamente l’apparato sanzionatorio è necessario nei casi di violenza e sopraffazione, sempre calibrando l’ uso degli strumenti più efficaci ( pensiamo agli ordini di allontanamento più che alla detenzione…).
Avv. Maria Pia Lessi
Avv. Annamaria Del Chicca